lunedì 12 gennaio 2009

Mostra di'arte presso la Reggia di Caserta

mystery 11, Installation, year 2008, 150x200 cm, inch 59.05x78.74

mystery 14, Installation, year 2008,150x200 cm, inch 59

mystery 12, Installation, year 2008,150x200 cm, inch 59

studio 5

studio 3

studio 4

studio 2

studio 1

Rflesso dell'anima al tramonto 5, 53x38 cm, olio su tela

Onda, 50x80 cm, tecnica olio su tela

Ciclone, 50x80 cm, tecnica olio su tela

venerdì 2 gennaio 2009

Tramonto con vento, dimens. 200x150 cm, tec. oli su tela

Tramonto in bosco, dimens. 140x140 cm, tec. olio su tela e la neve gonfiabile

Tramonto con nebbia, dim 55x100 cm, tec. olio su tela e la neve gonfiabile

Elena Ducu, pittrice di origine rumena, si diploma alle Belle Arti con indirizzo Grafico-Pubblicitario, attualmente segue il corso di regia e scenografia presso l’Accademia di Belle Arti. Ha avuto esperienze artistiche presso il teatro Nazionale di Craiova (Romania). E’ molto attiva nel partecipare a mostre di pittura personale e collettive in Italia e all’estero. Segue da anni la mostra collettiva “La donna nel panorama artistico contemporaneo” giunta alla VI edizione e condotta dal gallerista Stefano Sichel, esponente della corrente “Transvisionismo” a Castell’Arquato (Piacenza). La pittura della Ducu è fusione di due tendenze fondamentali dell’arte contemporanea, quali l’astrattismo e l’informale, perchè va ad incidere in chiave trasfigurante sulle immagini come nelle più note tendenze dell’arte del novecento europeo. I suoi recenti lavori sono caratterizzati da un forte cangientismo cromatico. Una pioggia di colori come esplosioni di luce si trasferisce sulla tela, dove la poetica dello spazio suggerisce sempre una storia. Sollecitata da un continuo movimento del suo gesto istintivo, ruota in ritmi verticali ed orizzontali. Le sue pulsioni vengono proiettate in uno spazio tra cielo ed acqua, tra superficie e profondità. In questo scenario sognante nascono i fantasmi fluttuanti dell’aria e dell’acqua, sfuocati da bagliori: sono i riflessi della luce e dei colori in movimento che fanno atmosfere magiche, ora soffuse di tenerezza dorata, che a volte assumono la trasparenza del cielo, delle acque e delle erbe. Assistiamo ad un osmosi tra forme reali. Forme della fantasia e spirituali in cui il narrare si snoda tra graduali passaggi di colore, luce e trasfigurazioni sognanti. A volte nella sua pittura troviamo l’irruenza del gesto frenetico improvviso, aiutato da un istinto incontrollato, inquieto; allora il colore diventa concentrico, mai violento, è come una forza di cromie di contrasto che tendono ad amalgamarsi con altre graduazioni, dominati da un senso intimo di libertà. Una pittura, quella di Elena Ducu, che punta sulla dissolvenza e il movimento della luce nello spazio, che si nota per la sua leggerezza e tende a far rivivere le immagini nel senso nostalgico e magico, ricche di trasparenza. Un senso di “polveria” luminosa capace di trasfigurare il dato reale delle suggestioni più misteriose della natura in essenza spirituale in cui si rispecchia la sua non comune sensibilità artistica. La Ducu sa trasformare in riflessi i moti dell’anima in quanto la luce e la trasparenza vogliono rappresentare un percorso attraverso lo spirito, dentro l’anima dell’uomo sempre più smarrito, un uomo che avverte sempre di più il problema ambientale della autodistruzione. Pittura di intense emozioni, leggere, che vibrano nello spazio, come scie luminescenti, ritmi armonici, accordati, dove si intravede una calda luminosità cromatica. La realtà viene trasfigurata attraverso il filtro della sua sensibilità ed immaginazione, raggiungendo momenti di delicata poesia perché l’artista è capace di palpitare ed emozionarsi dinnanzi allo spettacolo del sole che si leva al mattino. Gesto, fantasia, immaginazione ed implicazioni emozionali, tessono nella pittura della Ducu, ricca di soggettive ed originali interpretazioni, attraverso uno stile che ha dilatato i confini nella sua espressività. Dipinti che riescono a coinvolgere il fruitore, a portarlo nei meandri dei ricordi, a richiamare alla mente i bagliori di paesaggi, frammenti di storie e tasselli di vita. Renata Mavalesi Genevini Giornalista – Critico d’arte